«Pensa a un termine che per te ha un significato particolare, prova a descriverne il senso e poi realizza un video, spiegando l’accezione di quella parola»: con questo claim viene lanciato Wordia (LINK>>), il primo dizionario video UGC online. Le prime clip caricate sono esilaranti. Per ora il sito è solo in inglese, speriamo venga presto rilasciata una versione in italiano.
Se invece sapete benissimo l’inglese e volete invece imparare l’albanese, il portoghese o il giapponese, non vi resta che guardare Babel (LINK>>), il video-corso di lingue di Bonsai. Che Ambeta sia con voi.
Altro che Tokio Hotel: il gruppo più scaricato illegalmente è italiano. Loro si chiamano Equ, vengono dall’Emilia Romagna, e il loro disco “Liquido” ha già superato il 200mila downolad. ”Probabilmente e’ il frutto della nostra impostazione di lancio: abbiamo puntato molto su internet ma non ci aspettavamo un risultato del genere”, ha commentato il leader del gruppo Gabriele Graziani.
Non è detto che il raggiungimento dello status “pensionato” coincida con lo spegnimento delle attività lavorative. A volte si ipotizza anche uno standby, in attesa di ritornare. Come SuperMan. Contro un gigante. Come Google, ad esempio.
Quando un giornalista non può essere più considerato libero? Secondo Corrado Formigli si verifica questa situazione nel momento in cui il professionista in questione frena autonomamente la ricerca delle notizie. Inutile, secondo il noto collaboratore di Santoro, dare la colpa ad un editore.
Vero è che non sempre si può godere del privilegio dell’autocensura. Capita, come già si disquisiva giorni fa qui, che il silenzio venga imposto. Come è successo a Raja Petra Karamudin, blogger malese a cui è stato proibito di scrivere dopo aver condizionato (secondo Beppe Grillo, che dal suo blog ne da notizia) l’opinione pubblica.
Quanto successo a Raja è evidentemente grave. Forse, tanto quanto, pensare che la rete possa influire sulla coscienza delle persone. Che sia un politico o un comico a dirlo, poco conta.