Nella zona cieca, citando la brava Chiara Gamberale, ci sono storie che vale far vedere anche ad altre persone. Logovideo, hanno realizzato una clip su un uomo felice. Di poco.
Logovideo fa parte degli amici di Bonsai, per tanto è stato inserito nella competition “6 gradi separazione con Bonsai”.
Top Friends: 23
Amici in comune con Bonsai: 0
Game Over. Logovideo ha più di sei gradi di separazione con Bonsai.
La giornata di oggi, 11 settembre, può essere considerata una moderna giornata della memoria. Domani esce “La Fabbrica dei Tedeschi”, film di Mimmo Calopresti sulla strage avvenuta alla ThyssenKrupp.
Ci sembrava giusto segnalarlo oggi. Giorno in cui, probabilmente, molti parleranno a sproposito di storia.
A volte le domande non servono per approfondire. Sono utili, più che altro per giustificare.
Per dare un senso agli F&M, ad esempio, bisogna chiedersi: “C’era bisogno di una band virtuale, come i Gorillaz, troppo italiana?”
Forse no. Loro, gli F&M intendo, poi hanno più di 6 gradi di separazione con Bonsai. Solo 4 profili, della loro top40, sono collegati con la tv che coltiva le tue idee. Game Over, insomma.
“Tu sei cattivo con me perché,
ti svegli alle tre per guardare quel film un pop porno,
tu sei cattivo con me perché,
mi guardi come se fossi un’attrice un pop porno,
porno pop porno…”
E la scena indie italiana migliorò grazie a “Il Genio”. Di seguito il video di “Pop Porno”.
Quanti gradi di separazione ci sono tra Il Genio e Bonsai?
Top Friends: 24
Amici in comune con Bonsai: 8
And the winner is … Il Genio ha meno di sei gradi di separazione con Bonsai.
Vincenzo fa l’illustratore e nel suo curriculum annovera un lavoro intitolato RESET. Di lui, più che il passaggio a Londra, ci ha colpito il lavoro. E l’utilizzo delle tag. Il video “Gira Lopi Gira” (riportato di seguito) è stato indicizzato anche con la parola “Riciclo”.
Quanti gradi di separazione ci sono tra Vincenzo (alias lopinolopi) e Bonsai?
Top Friends: 5
Amici in comune con Bonsai: 2
Game Over. Vincenzo (alias lopinolopi) ha più di sei gradi di separazione con Bonsai.
Parafrasando una delle protagoniste di Six Feet Under ci sentiamo, spesso, legati al passato perché speriamo in un futuro migliore. Disquisire sul presente sembra quasi inopportuno, specie se l’oggetto dell’analisi è un programma televisivo.
Ci sarà pur mancato il FestivalBar (?), ma tra i successi (?) prodotti dall’azienda X Factor e una programmazione radiofonica generale mixata a colpi di nostalgia certo non si può dire che stiamo andando verso il nuovo.
Capisco quindi gli affezionati alla serie “Sailor Moon” che hanno deciso di dimostrare quanto poco si sa sulla serie. Sulle scelte stilistiche e concettuali del cartone animato spiegato a colpo di citazioni su una wikipedia su misura, tale wikimoon.
Da oggi, inoltre, mi propongo di non darmi pace fino a quando non saprò perché l’autrice di un prodotto di cotanta grazia da anni blocchi le ristampe. Mancanza di modestia o pacifica rassegnazione?
Dimenticatevi Paola e Chiara, Jarabe de Palo e gli Aventura. Bonsai Disco Pax, l’inno di Bonsai TV, è il vero successo dell’estate 2008. E se ancora non l’avete sentita (MALE!) la potete ascoltare AGGRATIS qui >>>>
Le maggiori TV musicali d’Italia, d’Europa e di tutto mondo hanno però sporto un reclamo alla redazione: ANCORA NON ESISTE UN VIDEO!! E sapete cosa abbiamo risposto? Abbiamo risposto che il video lo farete voi, topoloni da casa (cit). E’ aperto il contest “UN VIDEO PER BONSAI DISCO PAX”: gira la tua versione del video con un cellulare, una telecamera, quello che vuoi e inviacelo. I più belli non riceveranno nessun premio, ma se non altro ci siamo fatti quattro risate. Aspettiamo i vostri video!
Henry ed Ed sono due studenti Statunitensi. Stanchi di tutti quei fotografi che non riescono a fare a meno di Photoshop per migliorare le loro opere, hanno voluto dimostrare che è possibile ottenere incredibili effetti speciali senza utilizzare il computer. Attraverso una comunissima macchina fotografica, hanno mimato alcuni dei filitri Photoshop più famosi. Il risultato è incredibile.
Nel corso del London Festival of Architecture 2008 lo studio Squint/Opera ha presentato questi suggestivi elaborati grafici, rappresentanti Londra nel 2090.
Nelle immagini, il riscaldamento globale ha provocato un innalzamento del livello del mare tale da far divenire la capitale britannica una città semi-sottomarina, in cui i pochi uomini rimasti sono costretti a inventarsi soluzioni per sopravvivere.
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